Esce oggi, ed è una gioia che avvenga, il nuovo disco di Alessandro Adelio Rossi, Ò P A R E, in digitale Bandcamp sulla etichetta DDDD di Vasco Viviani.
Così lo descrive Luca Barachetti in un suo post su Facebook:
“Sette tracce strumentali come i giorni della settimana, per la creazione-non-creazione di un mondo dopo l’uomo, incantatorio ed evocativo, forte di un’elettronica analogica e artigianale (rhodes, delay manipolati a vivo, e poi inserimenti di cori liturgici, elettronica minimale, glitch) con un settimo giorno albeggiante e cosmico dove non ci si riposa ma si incidono sample vocali – presi dall’archivio di Alan Lomax – quali archeologia sonora di un Sapiens, che nel non esserlo poi così tanto, è scomparso e tanti saluti.
Ma non c’è rabbia in Ò P A R E, semmai un desiderio di catarsi dolce, di riparo o dimenticanza del mondo nostro. Mentre all’ascolto ci si perde dentro, (in)consapevoli che uscirne a disco finito – la forma è quella di un organismo spazio-temporale fatto di loop contenuti da un loop madornale e ieratico – sarà più difficile che provare un altro ascolto ancora.
Il titolare suggerisce di fruire l’opera quando si è sdraiati da qualche parte a fare niente – ma quando si è sdraiati da qualche parte a fare niente? – dal canto mio avanzo l’ipotesi di un ascolto in automobile fra le sterminate pianure padane: in un’era profonda Lago del tempo (cit.), in una era prossima Lago del Tempo ancora. Dove alberi, animali, licheni, funghi e microorganismi (quelli almeno sopravvissuti alla scimmia tracotante che siamo) ci avranno visto scomparire.
Insomma, Alessandro è un musicista prezioso, che rilascia un disco punto di arrivo e ripartenza dopo il bellissimo scagnél (anch’esso su Bandcamp): onorato di esserne amico e di collaborare con lui ormai da anni, egli è un valore per T¥RSO, sonoro ma anche visuale (sue sono le grafiche con cui ci muoviamo).
Meriterebbe “Ò P A R E” di essere scoperto da più persone di quelle che lo scopriranno. Ma abbiamo ancora qualche migliaio di anni per farlo. Poi, se andiamo avanti così, game over“.
Noi facciamo il massimo per farvelo conoscere.
Orgogliosi e complici, buon ascolto!
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